CRI - Resa cromatica
Per poter valutare la qualità delle sorgenti luminose in modo obiettivo, fu stabilito un indice di resa cromatica “Ra” riconosciuto a livello internazionale (inglese: CRI). Il metodo di valutazione è descritto nella norma internazionale CIE 13.3 del 1995. Questa valutazione della resa dei colori è valida in tutto il mondo. A tal fine si confronta una sorgente luminosa di prova con una di riferimento mediante 15 colori test selezionati. Il margine di valutazione si trova tra il massimo più 100 e meno 60. Maggiore è la precisione con cui la sorgente luminosa di prova riproduce il colore test, maggiore o migliore sarà il valore di resa cromatica. Il valore medio tra i primi 8 colori test darà l’indice di resa cromatica Ra. Il valore medio Ra viene suddiviso in: resa cromatica moderatamente buona con Ra 70-80, ad es. per illuminazione stradale; buona resa cromatica con Ra 80-90, ad es. per illuminazione di luoghi di lavoro, e ottima con Ra 90-100, ad es. per musei e impieghi nel commercio al dettaglio di alto livello. Per precisare ulteriormente la qualità della resa cromatica è possibile, ad esempio, con un intervallo di Ra compreso tra ≥ 80 e 90, indicare inoltre un valore Ra tipico da Ra (tipo) 85. A causa delle specifiche dello standard di illuminazione EN 12464-1, solo il valore Ra è solitamente preso in considerazione. I valori dei colori saturi R9 - R12 sono spesso esigui. Pertanto, per le applicazioni al dettaglio, il valore per il rosso saturo, il valore R9, è anche specificato. I valori ottenuti per i colori test R9 – R15 offrono informazioni dettagliate sulla resa cromatica dei colori saturi (R9 – R12), del colore dell’incarnato (R13), verde foglia (R14) e sul colore della carnagione asiatica (R15).
Il valore medio di tutti i 15 risultati dei colori di prova è espresso dal valore Re. Il valore Re è usato per valutare la luce di alta qualità a Ra > 90. Soprattutto nella vendita al dettaglio di fascia alta e negli esami medici, il Re è più significativo del valore Ra.