Un palazzo costruito nel 1903 nella piazza Schwarzenbergplatz torna a nuova vita: nello storico edificio lavorano infatti 200 persone dello studio di consulenza fiscale LeitnerLeitner e dello studio legale LeitnerLaw. A 120 anni dalla sua costruzione, il palazzo è stato completamente rinnovato e trasformato in un moderno ufficio all’insegna del motto “a great place to work”.
Molti ambienti conservano l’aspetto di fine secolo, cosa del resto necessaria in quanto l’edificio è vincolato. Lo studio Arkform che ha progettato gli interni si è posto l’obiettivo di alleggerire il pesante. Ora gli alti saloni con soffitti stuccati e molto vetro dialogano con interni sobri e moderni. Gli apparecchi rotondi VELA e i faretti SASSO contribuiscono alla nuova luminosità di uffici e corridoi: a chi osservi con attenzione non sfuggirà tutta una serie di nuovi elementi di design che rimandano all’allestimento storico originale del prestigioso edificio sia per estetica che per materiali.
La grande attrazione dell’edificio è l’imponente sala delle cerimonie, ora trasformata in mensa dove i dipendenti vanno a pranzare. Si può dire dunque che a vegliare sulla mensa sia l’imperatore, che inaugurò l’edificio 120 anni fa. Per l’allestimento illuminotecnico si è cercata una soluzione in linea con i vincoli di tutela ma comunque in armonia con la modernità dello spazio sfruttato sia come mensa che per eventi.
Per questo salone si è studiata una costruzione speciale composta da MINO 60 profili su misura ad emissione diretta e indiretta. Nei binari elettrificati sono inseriti faretti JUST e downlight UNICO. L’intero sistema è rifinito con una doratura speciale che si intona perfettamente alle decorazioni neobarocche. Si estende per una lunghezza di circa 11 metri e una larghezza di 5 metri. L’impianto è fissato con funi oblique appese esclusivamente ai quattro punti di montaggio specificati, in conformità alle specifiche dell’ente di tutela.
Oltre al salone della mensa, nel palazzo si trovano una sala caffè, una cucina con binari MOVE IT 45 in oro/nero, una biblioteca e una piccola terrazza sul tetto raggiungibile tramite una scala a chiocciola. I corridoi sono stati dotati di pannelli fonoassorbenti e di binari MOVE IT 25 S. L'aspetto di fine secolo è stato mantenuto il più possibile in molte zone.
Jennifer Cerny, Interior Designer ARKFORM ZT GmbH
All’inizio di ogni progetto mi confronto in primo luogo con la storia dell’edificio, per me il punto di partenza per riprogettarlo. Spesso mi ispiro a dettagli architettonici oppure a forme e materiali già presenti, che poi diventano la base per una nuova interpretazione. Quando si introducono nuovi elementi in un edificio esistente è importante creare una certa simbiosi, che di solito si esprime molto bene nel linguaggio del design.